INTERVISTA AL MAESTRO LIU JING RU , 8° DAN
- di Tang Tung Wing -
Maestro Liu, la ringrazio per aver accettato di
rilasciarci questa intervista.
Prego, non
c’è di che.
Per
iniziare, vorrei sapere la motivazione che l’ha spinta ad imparare le arti
marziali cinesi.
Quand’ero
piccolo solevo ascoltare molti racconti sugli eroi cinesi, che proteggevano i
deboli e le classi più povere combattendo il male per difendere il paese, per
la pace e
Ora il
motivo per cui continuo ad allenarmi nel KungFu è quello di mantenere la forza,
la salute e l’armonia spirituale. Ovviamente non voglio neppure che i miei
studenti combattano. Desidero che risolvano i loro conflitti nella legge della
pace, attenendosi alle regole, senza l’uso della violenza. Tuttavia desidero
che mantengano dentro se stessi questo modello eroico, l’ideale di forza,
valore, virtù, onestà e giustizia.
Per
favore, ci dica quale stile ed allenamento praticava quando iniziò ad imparare
il KungFu.
Quand’ero
bambino, avevo già deciso di imparare seriamente il KungFu. Ma poi non potei
iniziare perché andavo a scuola, avevo un sacco di lezioni e quand’ero a casa
dovevo aiutare mia madre nei lavori domestici, così non avevo tempo per l’allenamento. Quando
terminai la scuola iniziai a lavorare, avevo circa 20 anni. Facevo l’insegnante
ed avendo più tempo libero iniziai ad allenarmi realizzando il mio sogno. Nel
1957 iniziai imparando lo stile Cheng del Ba Gua Zhang dal maestro Liu Xing Wu,
dal quale imparai anche lo Shanxi Xing Yi Quan. Nel 1962 imparai il Luo Xuan
Quan e lo stile Zhang del Ba Gua Zhang dal maestro Qui Zhi He. Più tardi
appresi anche lo stile Yi del Ba Gua Zhang dal maestro He Zhong Qi, e
Può
dirci la differenza tra il moderno WuShu da gara e il KungFu tradizionale e
come i loro risultati siano dissimili?
Oggi nel WuShu
da gara ciascun movimento è tracciato per apparire più bello e impressionante.
L’obiettivo dell’allenamento è quello di vincere tornei e gare, non quello di
imparare, capire ed assorbire correttamente l’arte del KungFu. Il WuShu moderno
contiene molti movimenti spettacolari, però molte tecniche pratiche di
autodifesa, movimenti e metodiche d’allenamento sono state rimosse, alterate o
distorte. Tutti i praticanti moderni di WuShu si allenano come macchine,
facendo esattamente la stessa cosa nello stesso modo appreso senz’avere nessuna
espressività o creatività nella loro arte. Fanno tutto senza sentimento,
senz’anima, semplicemente come un tipo di esercizio fisico. Ma nella pratica
classica del KungFu, ogni cosa è svolta per sviluppare la salute, per l’abilità
nell’autodifesa, per le applicazioni pratiche nel combattimento ed anche per
coltivare lo spirito. Inoltre, nel KungFu tradizionale, persone differenti
esprimono il loro differente carattere e il loro peculiare talento quando
eseguono le tecniche, non praticano tutti allo stesso modo come macchine.
Nel WuShu
moderno è molto facile danneggiarsi durante l’allenamento perché si eseguono
dei movimenti molto difficili, come lunghi salti, capriole, acrobazie, ecc.
Questo è il motivo per cui spesso i praticanti sono afflitti da molti
acciacchi. Come diventano più vecchi non sono più in grado di continuare questo
tipo di allenamento in modo soddisfacente. Ma la pratica classica mira sempre
allo sviluppo di salute, forza, abilità marziale e armonizzazione di corpo e
spirito. Nell’allenamento tradizionale noi pratichiamo per giovare a noi
stessi; non per vincere trofei e medaglie, ma per rafforzare la nostra salute e
produrre armonia, allenando il corpo ad essere forte, flessibile e agile, e la
mente ad essere pacifica, chiara e sveglia. Poi ogni movimento aspira
all’efficacia nel combattimento pratico, non all’apparenza. In aggiunta abbiamo
tipi e metodiche di allenamento adatti a persone di qualsiasi età, livello di
condizione fisica e destrezza. Per cui in generale posso affermare che la
pratica del WuShu moderno è esibizione, mentre quella tradizionale è di uso
pratico nella vita quotidiana e nello scontro reale. E non ritengo
indispensabile parlare dei risultati di queste due modalità di allenamento.
Ciascuno può immaginarlo da sé e scegliere da solo quale strada seguire – il
KungFu tradizionale o il WuShu da gara moderno.
Maestro
Liu, molta gente sta intraprendendo le arti marziali ma qualcuno vuole
praticare molti stili diversi credendo che così facendo potrà divenire un
combattente migliore e potrà imparare più cose. Altri preferiscono apprendere
un unico stile, quello che reputano il migliore, o il sistema perfetto. Quale
delle due tendenze è più corretta?
Onestamente
posso dire che non esiste un sistema migliore o perfetto. Ogni sistema ha le
sue proprie caratteristiche specifiche, i suoi vantaggi e svantaggi. Se volete
raggiungere un livello veramente alto come combattenti e artisti marziali, uno
stile non è abbastanza. Ma dovete conoscere il modo per apprendere di più che
un solo stile fatto bene. Io consiglio ai principianti di allenarsi
esclusivamente su uno stile e continuare a farlo finchè non abbiano raggiunto
un livello abbastanza avanzato, poiché sebbene i vari stili siano differenti,
molti principi fondamentali e tecniche sono uguali per tutti. In questo modo,
se siete bravi in un sistema potete facilmente impararne un altro. Ma quando
provate ad allenare uno stile differente, dovete provare a capire il
particolare metodo di allenamento e di applicazione, e il modo di combinarlo
correttamente con il sistema che già conoscete.
Dobbiamo
comprendere la metodologia, la procedura di allenamento, la kinesiologia, la
strategia e le meccaniche dei diversi sistemi che stiamo studiando; e dobbiamo
assorbire i punti forti di ciascun sistema, la sua filosofia e i suoi principi
basilari. Se non fate ciò ed imparate appena i movimenti meccanici, le tecniche
e le forme dei vari stili, sarete come quelli che praticano le tecniche e le
forme del WuShu da gara.
Sfortunatamente
oggi vedo tanta gente che usa il KungFu come una sorta di scienza teorica.
Parlano continuamente di KungFu e dei suoi diversi stili, della sua storia,
della sua filosofia, della sua metodologia e delle procedure di allenamento di
ogni scuola, però queste sono solo inutili e vuote parole, senza valore. Il
loro sapere è solamente intellettuale, non reale. Conoscono la teoria ma non la
funzione pratica. Parlano splendidamente ma non possono applicare alcun sistema
con correttezza. Sono oratori eloquenti, ma non buoni combattenti. Sono
istruiti molto bene, ma non sono artisti marziali reali, piuttosto studenti e
teorici delle arti marziali.
Il KungFu
tradizionale è un’ applicazione pratica e un’arte di combattimento effettivo,
non una teoria. Dev’essere allenata concretamente per essere appresa in modo
corretto. Solo il discuterne non è abbastanza. Come quando prepari un pasto,
devi cuocere il cibo, non parlare del cibo. Se lo cucini, avrai da mangiare. Se
parli solo del cibo e del cuocerlo, non mangerai mai!
Quando
studiamo il KungFu cinese, che obiettivo dovremmo avere in mente?
Il KungFu
cinese è una tradizione culturale che risale a migliaia di anni fa. La sua
pratica contiene molti aspetti diversi, livelli e stadi. Prima di tutto, il nostro
obiettivo principale è quello di migliorare la nostra salute attraverso
l’allenamento. Questo non significa sviluppare solamente la nostra abilità
fisica, muscoli e tendini, ma il respiro, la circolazione del sangue e
l’attività bilanciata dei nostri organi interni. In secondo luogo, il KungFu è
un’arte marziale. È necessario comprendere e praticare le applicazioni marziali
di ciascun movimento. Se non praticate e capite l’uso marziale di ciascun
movimento, non potete dimostrare il vero valore di ogni tecnica o forma. Il
WuShu senza l’aspetto marziale non può essere chiamato WuShu (Arte Marziale), è
semplicemente una danza. Non voglio dire che dovete combattere per forza con
qualcun altro. Noi impariamo a combattere perché forse un giorno salveremo la
nostra vita o quella della nostra famiglia. Terza cosa, nel KungFu, l’aspetto
morale è davvero importante. La pratica morale è essenziale. Dobbiamo sempre
provare a mantenere il nostro equilibrio mentale, dobbiamo essere più umili – e
questa morale non è un pretesto, non è una menzogna o una falsa immagine che
stiamo provando a costruire. È qualcosa che ha influenza diretta sul nostro
carattere, sulla nostra personalità e su noi stessi. Così, mentre pratichiamo
il KungFu, dobbiamo puntare a questi tre obiettivi: rafforzamento della salute,
acquisizione di abilità marziale e coltivazione della moralità e del carattere.
Tutti
gli stili di KungFu contengono un addestramento per le forme. Quali sono i
benefici di allenare le forme?
Nel
passato nessuno stile possedeva le forme. Si avevano solo molti movimenti
separati. Un giorno si desiderava allenare una tecnica, quello dopo un altro
movimento, e via dicendo. Gli stili di KungFu non avevano un sistema di
tecniche connesse. In questo modo, era molto facile per i praticanti
dimenticare qualche movimento o tecnica. Mentre l’arte era tramandata di
generazione in generazione, qualche maestro iniziò a combinare tra loro i
diversi movimenti creando così le forme – nello stesso modo di combinare varie
parole per creare un libro. Così possiamo avere un metodo sistematico per
allenare le tecniche in ciascuno stile. L’allenamento nelle forme è molto
importante. Quando si pratica una forma, dovete capirne tanto i principi
fondamentali nascosti che le applicazioni marziali. Se non capite né applicate
questi fondamenti e le implicazioni marziali che stanno dietro (o dentro) le
forme, questo si chiama “Kung Jia Jou”: forma vuota. Questo va bene solo per
esibirsi o come semplice ginnastica. Non se ne possono trarre buoni risultati.
Se capite la forma, i principi di base, le peculiarità, le applicazioni ed il
loro utilizzo, praticare la forma arreca beneficio al corpo, alla mente e
all’equilibrio generale così come l’obiettivo dell’autodifesa.
Oggi la
pratica con le armi nel KungFu tradizionale ha pressoché perduto il suo uso
pratico. Dovremmo dedicare tempo alla pratica delle armi o no?
Nel
passato le armi tradizionali del KungFu erano usate nella guerra per difendere
la nostra nazione. Oggi si usano aerei, missili, bombe, ecc… come armi
belliche. Così le antiche armi del KungFu han pressochè perso il loro uso
concreto. Tuttavia, voglio evidenziare che dovremmo ancora dedicare un po’ di
tempo alla pratica con le armi. Oltre al loro uso pratico in combattimento o
guerra, allenarsi alle svariate armi può migliorare la nostra condizione
fisica, esercitando l’intero nostro corpo così come molte abilità fisiche.
Allenarsi nelle armi tradizionali può aiutarci ad incrementare la coordinazione
del corpo e può rendere il fisico più vitale, flessibile, agile, forte e
solido. Inoltre, la pratica con le armi è molto bella. Questa è la ragione per
cui sento che non dovrebbe essere ignorata.
Il
KungFu cinese comprende il KungFu “esterno” e quello “interno”. Qual’è la
differenza fra i due?
Nel passato
in Cina, gli stili Siou Lam (Shaolin) erano definiti “Stili Esterni”. Quelli
del Wu Tang erano chiamati “Interni”. Ma non è così semplice. Generalmente, la
differenza tra KungFu esterno ed interno è che lo stile esterno mette più
enfasi sull’allenare i muscoli, le ossa e la destrezza, con salti, movimenti
possenti e l’uso di grida per produrre energia nelle tecniche. Il KungFu
interno dà più importanza all’esercizio dei tendini, degli organi interni e
dell’energia interna. I suoi movimenti sono lenti, rilassati, fluenti e calmi,
e in combattimento non è utilizzata forza contro forza. Possiamo dire che nei
sistemi esterni iniziamo ad allenarci dalla parte esterna del corpo, dal modo
di combattere duro, e procediamo verso il morbido. Ciò è più adatto a persone
giovani e robuste.
Il sistema
interno parte dal centro del corpo, dal modo morbido di combattere, e procede
verso il duro. Tuttavia questo sistema è adatto a gente di ogni età.
Generalmente se desiderate divenire esperti nel KungFu, esterno o interno,
dovete imparare a combinare il morbido con il duro ed allenarvi esternamente
così come internamente. Ci sono due lati per ogni cosa – non potete esasperare
l’uno ignorando l’altro. Questo è il motivo per cui dobbiamo comprendere il
nostro corpo, la nostra condizione fisica, le nostre capacità personali e le
necessità, per usare il KungFu esterno ed interno praticando con lo scopo di
trovare il nostro equilibrio.
Può
dirci qualcosa sul vero carattere del Ba Gua Zhang? Anche se è famoso in
Occidente, è spesso coperto da un velo di mistero. Ha qualcosa a che fare col
Taoismo?
Il Ba Gua
Zhang è una delle arti marziali cinesi. Fu creato dal grande maestro Dong Hai
Chuan. La tecnica di base del Ba Gua Zhang riguarda il palmo (nelle tecniche di
palmo). I modelli di camminata circolare vengono impiegati nel combattimento
reale enfatizzando differenti direzioni di movimento, diversi cerchi, movimenti
a spirale, ecc. I suoi movimenti sembrano seguire gli Otto Trigrammi: per cui è
chiamato Ba Gua Zhang (Palmo degli Otto Trigrammi). In realtà il Ba Gua Zhang
non possiede nessuna diretta relazione col taoismo. Ma numerosi dei suoi
principi, come le tecniche di respirazione, i concetti Yin-Yang e la teoria
degli OttoTrigrammi sono gli stessi del taoismo. Solo a questo livello il Ba
Gua Zhang può avere delle corrispondenze col taoismo. A livello concreto, non
ne ha.
Il
fondatore del sistema era un taoista, per cui creò il Ba Gua Zhang ispirato
alle teorie taoiste. Ma nella sua vita quotidiana non viveva da taoista. Al
contrario dei taoisti del suo tempo che vivevano come monaci o eremiti sulle
montagne, egli visse alla corte imperiale nella capitale cinese, Pechino. Visse
una vita molto diversa da quella dei taoisti.
Per cui
posso dire sinceramente che il Ba Gua Zhang non ha nessuna relazione reale col
taoismo. Ma qualcuno non lo capisce ed usa la religione taoista come un velo
per coprire il Ba Gua Zhang, facendolo sembrare circondato da un’atmosfera
religiosa o mistica, provocando così confusione alla gente. Questo è molto male
e non è corretto.
So che
lei ha studenti da ogni parte del mondo che la seguono da tanto tempo. Che
metodo usa per ottenere un così alto rispetto al punto che la seguono per così
tanti anni?
Qual è il mio
segreto? (sorride…). In realtà è molto semplice, ma molta gente non può farlo.
È sentita onestà e sincerità. Quando faccio lezione ai miei studenti, uso
sempre il mio cuore per insegnare, non nascondo mai il mio KungFu. Insegno
sempre l’arte vera, non inganno mai gli allievi. Se sento che ho da dirgli
qualcosa, non mi preoccupo se a loro piace sentirlo o no. Poiché sono
l’insegnante sono obbligato a dire agli allievi i loro errori e quali problemi
hanno. Cerco di scovare i loro errori, per correggerli in modo che possano
migliorarsi. Uso anche me stesso come un esempio vivente, per spingerli a fare
cosa gli suggerisco. Non puoi insegnare agli altri dicendo una cosa e facendone
un’altra. Per esempio, gli insegno a rispettare gli altri, così devo fare lo
stesso, non solo parlare del rispetto. Desidero che i miei studenti siano
onesti e veritieri nei miei riguardi, per cui prima di tutto devo essere onesto
e veritiero nei loro riguardi. A volte la verità non è molto facile da
accettare. Ma se qualcuno può veramente capirlo, resterà con me – poiché questa
è la verità, la realtà, ciò che noi affrontiamo ogni giorno. Credo che questo
sia il mio segreto. Spero che tutti possano condividere questo segreto.
Chi
ritiene essere un buon studente?
Per me, un
buon studente dovrebbe prima di tutto avere un buon carattere. Dovrebbe essere
umile, rispettare il suo insegnante e dargli retta, allenarsi seriamente e
sforzarsi sempre di migliorare. Voglio che i miei allievi siano buoni
combattenti, non che siano aggressivi, piantagrane o rissosi. È molto
importante che siano amanti della pace e rispettosi della legge, non dei
prepotenti.
Per
favore può dirci a cosa dovrebbero dare maggior attenzione i principianti nel
KungFu?
Prima di
tutto dovrebbero avere tutti molta pazienza nell’allenamento di base, così da
costruire buone fondamenta nello studio del KungFu. Devono provare a
comprendere i principi essenziali e i dettagli di ogni movimento. Dovrebbero
evitare di allenarsi eccessivamente e con poca attenzione e non dovrebbero
essere precipitosi nell’ imparare tutto insieme. Devono procedere passo dopo
passo. Quando sono in grado di capire correttamente i principi di base del
KungFu, tutto il resto è facile. Il segreto è la pazienza e la costanza nel
provare.
Maestro
Liu, qualcuno sostiene che lei preferisca insegnare agli studenti stranieri che
vengono in Cina per studiare e che non le piaccia insegnare agli allievi
cinesi. È vero?
È una cosa
insensata! Non mi interessa a chi insegno. Chiunque giunga per imparare da me è
uguale agli altri. Tuttavia, dal momento che molti allievi vengono qui da paesi
stranieri per apprendere, e non è cosa semplice per loro venire in Cina
lasciando il loro paese… devono anche spendere un sacco di soldi per il viaggio
così come per stare in Cina, e poi hanno un tempo limitato, allora non voglio
che giungano qui e non abbiano nulla da portarsi dietro al loro paese. Questo è
il motivo per cui mi sforzo il più possibile di dedicargli più tempo,
correggerli ed insegnargli più cose. Perché quando tornano a casa sia più
facile continuare la pratica e migliorarsi. Questa è onestà e sincerità
nell’insegnare ai miei allievi. Essi percorrono migliaia di chilometri per
studiare con me, quindi devo assumermi piena responsabilità nell’ insegnare
loro al meglio delle mie capacità. Per questo ho molti allievi nel mondo.
D’altra parte i miei studenti cinesi possono venire a trovarmi tutti i giorni e
quando gli fa comodo. Hanno più possibilità di allenarsi con me
quotidianamente, gli studenti stranieri no. Così in accordo alle diverse
situazioni di allenamento cerco di fare un programma di pratica appropriato per
ciascuno studente. Quando accetto qualcuno come allievo, quello è uguale a
tutti i miei studenti. Così cerco sempre di fare la cosa giusta, non mi interessa
ciò che gli altri dicono di me.
Maestro
Liu, vorrebbe dirci quali sono i suoi progetti futuri?
Il mio
futuro? (ride…) Ho già 68 anni. Prima di tutto, continuerò ad allenarmi così da
mantenere il mio corpo in buona condizione. Se non pratico per un giorno, non
mi sento bene. È come se il mio corpo non avesse abbastanza vitalità. In
secondo luogo, progetto di scrivere ancora un altro libro (il Maestro Liu ha già scritto cinque libri, tre sul Ba Gua Zhang, uno
sullo Xing Yi Quan e un altro sulla Mantide Religiosa).
Questo
libro conterrà estratti della mia esperienza di allenamento nel corso della mia
vita, nozioni dei miei maestri e mie. Desidero metterlo per iscritto in maniera
che questa conoscenza non sparisca ma possa essere trasmessa alle future generazioni
dei praticanti di KungFu come un tesoro dell’antica tradizione del KungFu della
Cina. Come terza cosa, progetto di trasmettere le mie arti – Ba Gua Zhang, Xing
Yi Quan e Tang Lang Quan – e svilupparle in altre parti del mondo. Infine, mi
piacerebbe viaggiare in paesi differenti non solo per insegnare ma per visitare
questi luoghi.
L'intervista
originale compare sul sito greco di Liu Jing Ru - www.taijibagua.net